Long term e short term? Questo è il dilemma.
Nell'elaborazione di una buona strategia d'investimento, la scelta fra un approccio a lungo termine o a corto termine, è una delle prime da affrontare.
Entrambe presentano dei pro e dei contro. La decisione finale dovrà quindi dipendere da una serie di fattori come: l'avversione al rischio, il profilo psicologico a 360 gradi, le proprie preferenze personali, la disponibilità economiche.
Quindi, non è di certo possibile dare un consiglio astratto e generale, valido per tutti. Imparare a conoscere quali sono i pro e i contro, e le principali dinamiche che caratterizzano queste due modalità d'investimento, è però fondamentale.
Long-term investment
Gli investimenti a lungo termine non sono una classe di attività, ma piuttosto un approccio agli investimenti che si concentra sulla ricerca di guadagni a lungo termine nonostante la potenziale volatilità a breve termine.
In pratica, un investimento a lungo termine è quello che si detiene per almeno un anno e per il quale si pagano le imposte sulle plusvalenze a lungo termine al momento della vendita (secondo l'IRS). Ma ci sono altri modi di pensare agli investimenti a lungo termine oltre a quello definito dall'IRS. Sebbene il periodo esatto di un investimento a lungo termine vari da investitore a investitore, la durata di almeno cinque anni è considerata tipica e differenzia gli investimenti a lungo termine dagli investimenti a breve termine e dalla liquidità in un portafoglio.
Un investitore a lungo termine è una persona che si assume maggiori rischi nel breve termine per raccogliere potenziali rendimenti a lungo termine. Ad esempio, una persona a cui mancano 30 anni al pensionamento potrebbe scegliere di investire la maggior parte o la totalità del proprio portafoglio in azioni diversificate, come i fondi indicizzati o i fondi negoziati in borsa (ETF), mentre una persona a cui mancano cinque anni al pensionamento potrebbe preferire un investimento a breve termine meno rischioso.
Facciamo un esempio di aver deciso d andare long su BTC. Immagina di aver comprato bitcoin nel 2011, poco dopo il lancio. Dopo qualche anno il valore comincia a salire. Pensi che sia giunto il momento di vendere. Del resto poco prima erano praticamente inutili, per quanto ancora potrà aumentare il loro valore?
Bitcoin il 1° gennaio 2011 valeva solo 30 centesimi di USD per bitcoin e acquistando 100 dollari avresti ricevuto un totale di 333,33 Bitcoin ! Bene, oggi (25 12 2021) ogni singolo bitcoin vale ben 50.800 dollari!
Questa è la storia di migliaia di acquirenti di bitcoin, che presi dalla foga di fare facile profitto, hanno venduto dopo qualche anno, perdendo quindi la possibilità di diventare milionari.
Certo, nessuno ti garantisce che le altre crypto seguano, nei prossimi anni, la stessa parabola. E nemmeno che il valore di bitcoin continui ad aumentare.
Schematicamente, possiamo dire che:
- Storicamente puntare sul lungo termine conviene. Se è vero da un lato che, stando sempre sul mercato, ci si espone alla volatilità che lo contraddistingue, da un altro, sul lungo termine, le crypto raggiungono il massimo valore. E, in una visione di lungo periodo, ciò che conta è il profitto massimo potenziale, non le singole variazioni. Essenziale, come già accennato, se si sceglie questa strada, è non prestare alcuna attenzione al rumore di fondo, ma rimanere focalizzati sull'obiettivo finale.
- Riduce il costo delle transazioni. Il costo delle commissioni a esse associate risulta ridotto. Infatti, tenderai a fare pochi grandi spostamenti, il che riduce sicuramente il costo della singola transazione. Al contrario, se negozi giornalmente, fai tante piccole micro-transazioni, a ognuna delle quali sarà associata una commissione. Quindi se vuoi risparmiare sulle transazioni l'approccio a lungo termine, con poche grandi transazioni spalmate nel tempo, è la scelta giusta;
Short term
Torniamo indietro nel tempo. Sei di nuovo nel 2009. Niente ti garantisce che il valore di bitcoin aumenti esponenzialmente. Il futuro è incerto per definizione.
In una realtà parallela, il prezzo dei bitcoin sembra salire, sempre di più. Allora, rincuorato da questi aumenti, pensi che sia una buona idea tenerlo. Adotti un approccio long, una visione di lungo periodo. Ecco, dopo poco, senza un'apparente ragione, il prezzo cala vertiginosamente. Hai perso, ancora una volta, un'occasione di guadagno. Potevi vendere al momento giusto, e cambiare l'auto o estinguere definitivamente il tuo mutuo, ma hai voluto aspettare, invece di approfittare e vendere nel momento giusto.
Come avresti ormai dovuto capire, non c'è una strategia corretta in assoluto. O meglio, ci sarebbe se il futuro fosse prevedibile. Se si potesse prevedere con sicurezza lo sviluppo degli eventi futuri allora sarebbe certamente possibile definire la migliore strategia d'investimento. Tuttavia, fin quando non inventeremo una tecnologia che ci consenta di guardare nel futuro, questo resterà solo un sogno.
L'approccio short-term presenta quindi a sua volta dei vantaggi, vediamo quali sono:
- Adatta a chi, per natura, non riesce a reggere la volatilità. Ecco, se non riesci a ignorare il "rumore di fondo" a cui facevamo riferimento, per te utilizzare le coin come mero strumento di speculazione potrebbe essere, effettivamente, la scelta migliore. Non tutti infatti riescono a mantenere il sangue freddo, evitando di correre ai ripari, di fronte a ingenti perdite che metterebbero a dura prova chiunque;
- Ottimo per le monete più instabili. Non tutte le crypto hanno dei sottostanti solidi. Alcune, semplicemente, sono più adatte per essere utilizzate come meri strumenti di speculazione. Di fronte a una crypto caratterizzata da un altissimo grado di volatilità, incertezza, scarsamente affidabile, una strategia long-term può rivelarsi quasi sicuramente fallimentare. Ecco perché, come vedremo meglio, non ha senso adottare delle regole "generali", come se ci fosse un catalogo del buon investitore che, se seguito perfettamente, può garantire alti profitti;
considerazioni finali
Ripetiamo ancora una volta: la strategia d'investimento è personale.
Non è quindi possibile tracciare delle regole generale. Tuttavia bisogna tenere a mente i fattori sui quali ragionare nell'elaborazione della propria strategia d'investimento.
Chiediti:
Quanto sono avverso al rischio? Riesco a sopportare l'idea di subire perdite, anche importanti, nel breve?
Quanto capitale ho a disposizione? Che percentuale di questo intendo investire?
Quanto è solida la moneta su cui intendo investire?
Sulla base delle risposte a queste domande, e prendendo ovviamente in considerazione gli altri fattori personali che solo tu puoi conoscere e valutare, puoi capire quale sia la migliore strategia da adottare, nel tuo caso.